Felicità: quanto è importante per la salute?

Felicità: quanto è importante per la salute?

Felicità: quanto è importante per la salute?

Numerosi studi hanno evidenziato che una persona felice è in grado di ottenere importanti risultati su molteplici aspetti della vita. Questo perché le emozioni positive hanno il “potere” di dipanare le malattie e di contribuire a far vivere un’esistenza più sana e piacevole sotto tutti i punti di vista.

Felicità come elisir di lunga vita

La felicità è davvero importante? Questa è una delle domande che si pone la maggior parte delle persone ed oggi una risposta certa e chiara sembra arrivare dalla scienza.

Per vivere e ricercare una vita felice non occorre nascondere le emozioni negative oppure fingere di essere costantemente felici; ogni giorno ci ritroviamo “costretti” ad affrontare delle avversità e quindi è del tutto normale che si verifichino degli stati di tristezza, rabbia o frustrazione.

Grazie all’epidemiologia, ovvero la scienza che cerca di analizzare la salute delle popolazioni, risulta evidente oggi che la felicità riesca a dare un grande contributo alla salute. Nello specifico, è stato dimostrato che la nostra salute dipende molto dalla qualità delle nostre relazioni e dalla nostra felicità. Se siamo circondati da persone gradevoli e fidate con le quali siamo in grado di aprirci e di stare bene, non solo stiamo trascorrendo del tempo piacevolmente, stiamo facendo molto di più: stiamo allontanando il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari o mentali.

Benessere mentale: un toccasana per la salute

È ormai assodato che il benessere mentale sia in grado di fornire una sorta di protezione ritenuta super efficace per allontanare e tenere distanti molte malattie. 

La conclusione comune a molti studi effettuati sulla felicità infatti è proprio questa, la felicità rappresenta un fattore protettivo per la salute e di contro, l’infelicità è un fattore di rischio molto rilevante.

Le misure della felicità variano da studio a studio e riguardano tematiche come: la depressione e l’ansia, lo stress, l’ottimismo, le emozioni positive o negative, la capacità di sorridere, la presenza di sentimenti di cinismo o di ostilità, eccetera. Nonostante la varietà di misure di benessere, il risultato è univoco: lo stato di benessere delle persone nel periodo iniziale dell’osservazione ha una forte influenza sulla futura salute e longevità. Il benessere iniziale influisce ad esempio sullo sviluppo di malattie cardiovascolari nelle persone sane e sulla progressione delle stesse in persone malate (Hemingway and Marmot 1999), sull’incidenza del cancro tra le persone inizialmente sane e sulla sopravvivenza in quelle malate (Williams and Schneiderman 2002) oppure sulla velocità di recupero post-chirurgico dopo operazioni di bypass coronarico e sulla velocità di ripresa delle normali attività dopo la dimissione ospedaliera (Scheier et al. 1989) o ancora sulla probabilità di sopravvivenza dopo trapianti di cellule staminali (Loberiza et al. 2002) e sulla velocità a cui si rimarginano le ferite (Kiecolt-Glaser et al. 2005).

Lunga vita alla felicità!

Avete mai fatto caso che quando siamo felici, riusciamo ad essere maggiormente produttivi anche sull’ambito lavorativo? Ci sembra di riuscire a portare a termine con diligenza tutti i compiti assegnati con più semplicità rispetto a periodi moralmente più “pesanti”..

La felicità consiste nel fare esperienze in cui si perde la concentrazione su se stessi e ci si sente fusi con gli altri e con quello che si sta facendo. Accade ad esempio quando ascoltiamo la musica o balliamo, oppure quando siamo immersi in qualche attività interessante e impegnativa. 

La felicità è ricchezza di relazioni sociali di qualità, cariche di vitalità, condivisione, partecipazione e affetto. Possiamo sicuramente sopravvivere in solitudine o circondati da relazioni difficili e conflittuali ma in questi casi non stiamo sicuramente coltivando la nostra felicità.

Spesso nell’organizzazione della nostra vita facciamo delle scelte quotidiane che ci penalizzano dal punto di vista della felicità: pensiamo che più soldi, una casa o una macchina più grande aumentino il nostro livello di benessere e nel tentativo di raggiungerli lavoriamo di più, dormiamo di meno e curiamo meno le nostre relazioni sociali.

Alla luce di tutto questo possiamo affermare che la felicità è salute e che per fortuna può essere coltivata giorno dopo giorno compiendo le scelte giuste. 

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